Translate

domenica 2 agosto 2015

COSE DA FARE A CASA PRIMA DI PARTIRE PER LE VACANZE, PER PASSARE L'ESTATE IN TUTTA SERENITÀ!
Aria di vacanze? Ecco qualche consiglio da mettere in pratica prima di partire per le vacanze, per lasciare la casa e ritrovarla profumata e pulita!




Le cose da ricordarsi di fare a casa prima di partire per le vacanze sono molteplici e con la dovuta attenzione sarà semplice non tralasciarne nessuna. Per non incorrere in qualche dimenticanza è consigliato comunque annotarsi le cose da fare su un taccuino, un foglietto o sulla lavagnetta magnetica che abbiamo in cucina.

Ecco alcune piccole azioni molto utili che dovreste mettere in pratica per ritrovare la vostra casa pulita ed ordinata al momento del rientro dalle ferie.





1.Cose da fare prima di partire: Pulizie generali
Dedicatevi ad una pulizia generale di tutta la casa, in particolare del bagno e della cucina, per evitare la proliferazione di germi e di cattivi odori. Passate tutti i pavimenti. Per fare velocemente, strizzate bene il panno in microfibra, così da far asciugare subito il pavimento. Lavate tutti i piatti e le stoviglie e sistematele nella credenza.Ricordate di buttare via la spazzatura e sciacquare bene il contenitore, per non trovare al ritorno cattivi odori che vanifichino tutta la fatica.



2. Cose da fare prima di partire: Acqua, luce e gas
Chiudete gli erogatori dell’acqua e del gas, abbassate l’interruttore della corrente elettrica. Ricordatevi inoltre di spegnere lo scaldabagno. Oltre a un fattore di sicurezza queste precauzioni gioveranno alle vostre tasche, facendovi risparmiare sulle bollette.
  



3. Cose da fare prima di partire: frigorifero e freezer
Occupatevi di sbrinare il vostro freezer prima della partenza. Se al momento di lasciare la vostra abitazione sarà vuoto, perché avrete consumato tutte le scorte di surgelati, potrete staccare la spina del vostro congelatore e di conseguenza risparmiare molta energia.Ricordatevi inoltre di non lasciare in frigorifero frutta, verdura o alimenti freschi, né tanto meno cibi in scadenza. Nel caso di un’assenza prolungata, sarebbe meglio lasciare il frigo vuoto, staccare la spina e mantenere aperto lo sportello, per evitare la formazione di cattivi odori.
Pulire il frigorifero con il bicarbonato
Mescolate mezzo litro d’acqua e un cucchiaio di bicarbonato, imbeveteci un panno e utilizzatelo per rimuovere le macchie che si trovano all’interno e all’esterno del frigorifero.
Utilizzate la stessa composizione per pulire le parti fisse interne del frigorifero.

 Pulire il frigo con l’aceto bianco
Imbevete un panno con un po’ di aceto bianco per eliminare le macchie di alimenti più resistenti, quelle che non si eliminano con il mix di acqua e bicarbonato.
Utilizzate l’aceto bianco anche per pulire i comparti di vetro o grigliati che si possono estrarre. Metteteli in ammollo in una bacinella con due litri d’acqua e un bicchiere di aceto bianco e lasciate agire per mezzora. Poi asciugate bene tutto, per evitare che si formi la muffa.

Dopo aver rimosso le macchie di cibo dal frigorifero con le soluzioni a base di aceto e bicarbonato, mescolate il succo di un limone in una tazza d’acqua. Passate un panno in microfibra imbevuto di acqua e limone su tutte le superfici interne del frigorifero. Per facilitarvi potete mettere il composto in una vecchia confezione di detersivo spray e spruzzarla direttamente dove occorre. In questo modo, si elimineranno i cattivi odori presenti nel frigorifero dando una fresca fragranza all’elettrodomestico. La raccomandazione per evitare che si formino di nuovo puzze e cattivi odori è quella di mettere tutti gli alimenti, soprattutto gli avanzi, in recipienti chiusi.





4. Cose da fare prima di partire: piante e animali domestici 
Le piante d’appartamento devono essere collocate all’esterno e al riparo dal sole; se la persona alla quale affidate le chiavi di casa non può occuparsi di annaffiare sistematicamente chiedete ad un vicino di prendersene cura, oppure mettetele sul pianerottolo e accordatevi con la persona che si occupa della pulizia delle scale per annaffiarle di tanto in tanto. Ecco come prendersi cura delle piante quando si è in vacanza  Prima di uscire svuotiamo le ciotole dei nostri animali e puliamo accuratamente i loro spazi per non ritrovare odori sgradevoli al rientro. Se il nostro piccolo amico verrà in vacanza con noi acquistiamo una riserva di cibo sufficiente a fronteggiare il periodo di vacanza.



5. Cose da fare prima di partire: letti e divani
Starete via per molto tempo e la polvere si impossesserà dei vostri mobili, ma soprattutto si depositerà su letti, poltrone e divani. Prima di andare via, copriteli quindi con lenzuola o protezioni fatte apposta. In questo modo, quando tornerete saranno ancora puliti.
NON STIRARE PIÙ! 5 TRUCCHI PER SMETTERE DI STIRARE I VESTITI




Diciamo basta all'incubo del ferro da stiro! Ecco 5 segreti per smettere di stirare i vestiti da subito


Avete fatto la lavatrice, steso e ora c’è una montagna di vestiti da stirare? Non lasciatevi abbattere, perché ci sono tantissimi trucchi per smettere di stirare.

Riponete il ferro da stiro nell’armadio, perché da domani non lo userete più! Ecco come dovete fare.

1. Scelta dei capi
Da oggi in avanti, quando andrete a fare shopping, comprate soltanto capi che non necessitano del ferro da stiro: dai capi elasticizzati ai tessuti tecnici.



2. Lavaggio
Quando mettete i vestiti in lavatrice, oltre a dividerli per tipo di tessuto e colore, fate attenzione al programma che scegliete. Sceglietene uno breve e con pochi giri di centrifuga. Molte lavatrici, poi, hanno l’opzione “stiro facile”, che riduce sempre la forza della centrifuga, lasciando i capi meno spiegazzati. Non appena la lavatrice avrà finito di lavare, togliete subito i capi e cominciate a stenderli, questo per evitare che rimangano appallottolati e si spiegazzino ancora di più.



3. Asciugatrice
Se l’avete, usate l’asciugatrice. Nella maggior parte dei casi ha un programma che evita di stirare quando i capi sono asciutti.

4. Stenditura
Prima di stendere i capi sbatteteli con energia per evitare che rimangano le pieghe e poi metteteli in ordine sullo stendino senza usare le mollette per evitare che rimangano i segni. Potete stendere direttamente alcuni abiti come i vestiti direttamente sugli appendiabiti in modo da dare già la forma. Per asciugamani e lenzuola, stendete dopo averli tirati con forza e piegati.


5. Piegatura
Una volta asciutti, stirate gli indumenti con le mani. Metteteli su una superficie dura (un tavolo, o il letto) e mentre li piegate tirateli, senza rovinarli, con le mani. Poi riponeteli nell’armadio, oppure sotto il materasso o con un peso sopra (vanno benissimo dei dizionari o dei volumi pesanti di libri).

TENTAR NON NUOCE  PROVATE E DITEMI SE FUNZIONA...... 
COME FARE LA LAVATRICE AL RIENTRO DALLE VACANZE PER UN BUCATO PERFETTO




Al rientro dalle vacanze una montagna di panni sporchi vi aspetta. Ecco come fare la lavatrice e non rovinare nessun capo


Siete tornate dalle vacanze e la vostra valigia strabocca di vestiti. Magliette, pantaloni e biancheria sporca devono essere lavati.

Prima che vi prenda una crisi di panico ecco come organizzare la lavatrice senza sbagliare.


ispezionate i vestiti

Come prima cosa, togliete i vestiti dalla valigia, separando quelli puliti da quelli sporchi. Fate prendere aria a quelli puliti, mettendoli su uno stendino o un appendino. Se continuassero ad avere un cattivo odore anche dopo una notte metteteli in macchina e fate un lavaggio leggero.




togliete la sabbia dai vestiti
Se siete stati al mare, sbattete sul balcone i vestiti sia sporchi, sia puliti (che potrebbero essersi sporcati in valigia) per eliminare la sabbia.


guardate l’etichetta
Per quanto riguarda i vestiti sporchi, cominciate a dividerli a seconda di quanto riportato sull’etichetta. Su ogni etichetta c’è una vaschetta con un numero, che indica la temperatura di lavaggio. Se la vaschetta è sottolineata significa che dovete usare un programma per delicati, se è tratteggiata dovete lavare solo pochi capi delicati. Se la vaschetta, invece, è barrata non si deve lavare con acqua, se è un cerchio, vuol dire che deve essere lavato a secco.


Per quanto riguarda il candeggio, se nell’etichetta c’è un triangolo, vuol dire consentito, se è barrato invece vietato.

come-togliere-la-sabbia


dividete i capi
Mettete subito da una parte i capi che devono essere lavati a secco e a mano e poi dividete i rimanenti in base al tipo di tessuto e al colore. Potete mettere insieme capi di colore diverso e di tessuto uguale, aggiungendo in lavatrice un prodotto che cattura il colore, in modo da evitare disastri.


 l’ammollo
Se i capi sono molto sporchi, metteteli in una bacinella piena d’acqua con un po’ di detersivo che avrete messo prima dei capi e lasciateli lì anche per un giorno intero, in modo che lo sporco si sciolga.



 smacchiatura
Nel caso di camicie o di macchie localizzate, agite prima di lavare il capo con del sapone di Marsiglia o con uno sgrassatore. In questo modo, la pulizia in lavatrice sarà più profonda ed efficace.



 ottimizzate i carichi
È inutile che facciate una lavatrice mezza vuota e una carichissima. Cercate di equilibrare le vostre lavatrici, accumulando i vestiti nel corso del tempo (massimo 15 giorni). Una lavatrice a pieno carico laverà i vostri capi e vi farà risparmiare. I vestiti vanno poi srotolati e messi al rovescio, per evitare di rovinarli.
dosi di detersivo
Non esagerate con il detersivo, non serve. Dosatelo secondo quanto riportato sulla confezione ed evitate di aggiungerne altro, il risultato potrebbe essere controproducente. 
COME ELIMINARE I CATTIVI ODORI DEGLI ANIMALI: 5 RIMEDI FAI DA TE PER CONTRASTARLI





Rimedi naturali ed efficaci per eliminare i cattivi odori dei vostri amici a quattro zampe


COME ELIMINARE I CATTIVI ODORI DEGLI ANIMALI: 5 RIMEDI FAI DA TE PER CONTRASTARLI

Rimedi naturali ed efficaci per eliminare i cattivi odori dei vostri amici a quattro zampe


Avere animali domestici in casa, lo sappiamo, regala tanta gioia e allegria. Spesso però ci portano in casa cattivi odori soprattutto se si tratta di cuccioli o animali di taglia grossa. Ecco alcuni rimedi naturali ed efficaci per contrastarli.

1. Come eliminare i cattivi odori degli animali: detersivo naturale a base di aceto
Gli animali domestici sono abituati a vivere con noi e a non sporcare. A volte però, a causa di uno spavento o di un malore o semplicemente perché sono cuccioli, cani e gatti finiscono per urinare in casa. Per togliere l’odore preparate un detersivo naturale a base di acqua calda e un bicchiere di aceto di mele e un cucchiaio di bicarbonato di sodio, passatelo sulla zona di pavimento sporca. Se volete aromatizzare il detersivo perché non vi piace l’odore di aceto potete aggiungere dell’essenza di limone. Questo detersivo può essere utilizzato su quasi tutte le superfici della casa ed è un ottimo igienizzante.






2. Come eliminare i cattivi odori degli animali: bicarbonato di sodio
Le lettiere dei gatti in genere vengono tenute pulite in un luogo di servizio della casa. E’ possibile però che inizino col passare del tempo ad emettere cattivi odori. Per eliminare il problema aggiungete due cucchiai di bicarbonato alla sabbia, aiuterà ad assorbire l’odore cattivo. Il bicarbonato di sodio può essere utile anche per assorbire gli odori da tessuti e mobili. Cospargi un paio di cucchiai sulla zona da trattare, aspetta alcuni minuti e poi passa l’aspirapolvere.


3. Come eliminare i cattivi odori degli animali: pulizia
Abituatevi a pulire e a disinfettare gli oggetti del vostro animale almeno un paio di volte al mese. Ricordatevi sempre di lavare tutto con saponi naturali o deodoranti specifici che non diano fastidio al vostro amico a quattro zampe. Per prima cosa lavate e disinfettate le ciotole. Potete usare la lavastoviglie oppure farlo a mano. L’importante è che siano sempre pulite per prevenire non solo i cattivi odori ma anche l’arrivo di germi e batteri. Anche i giochi di cani e gatti andrebbero puliti. Se sono compatibili potete avvalervi dell’uso della lavatrice. Se no lasciateli a bagno in acqua calda e detersivo per mezza giornata. Su tappeti e cucce passate sempre l’aspirapolvere e il bicarbonato.


4. Come eliminare i cattivi odori degli animali: spazzola e bagno
Anche i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di essere curati. Ecco perché è molto importante spazzolare regolarmente (almeno una volta a settimana per gli animali a pelo lungo) gli animali domestici. Questo porta due vantaggi: per prima cosa eliminerete tutti i peli in eccesso in una volta sola senza che poi si spargano per la casa. In secondo luogo manterrete il pelo del vostro animale pulito e sano. Inoltre consultate sempre il veterinario per capire ogni quanto potete fargli fare un bagnetto, con saponi adatti. Non usate mai bagnoschiuma e shampoo per esseri umani, rischiate di irritare la pelle del vostro amico a quattro zampe.

5. Come eliminare i cattivi odori degli animali: alimentazione corretta
Non tutti sanno che spesso l’odore cattivo degli animali che vivono in casa è dato da una alimentazione scorretta. Una dieta sana e nutriente a base di prodotti specifici per animali previene problemi di alito e gengive, odore sgradevole del pelo e molto altro. Esistono poi dei prodotti fatti apposta per mantenere in salute i denti e la bocca del vostro animale domestico.





SPECIALE BARBECUE: I SEGRETI PER LA MIGLIORE GRIGLIATA DELLA VOSTRA VITA!



Cottura, carne, marinature e molto altro! Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul barbecue me non avete mai osato chiedere!


Scaldate le griglie, affilate i coltelli e preparatevi a cucinare una grigliata epica, destinata ad entrare negli annali di famiglia! Ogni piccolo dubbio che vi ha assillato ad ogni barbecue svanirà come d’incanto con questa guida completa alla grigliata perfetta!

- Quale carne scegliere?
Tutto comincia tra i banchi del supermercato o in coda dal macellaio: che carne comprare? La carne di manzo è indubbiamente quella da preferirsi per come sopporta le cotture ad alte temperature. Il taglio da scegliere apre una discussione infinita: Fiorentina? Tagliata? Tutto dipende dal gusto e dal budget: se preferite sacrificare un po’ di sapore a favore di carne tenerissima optate per il filetto, magari con l’osso.

Chi invece ha la mascella allenata, ama i sapori intensi e ha una comitiva da sfamare troverà la soluzione perfetta nella Flan Steak. In Messico, patria dedita al culto del barbecue, viene chiamata Arrachera ed è sinonimo di sapore! Da cuocere intera e da tagliare a fettine in tavola.

Non si può parlare di grigliata se non c’è almeno un pezzo di maiale da abbrustolire. Affidatevi alle costine e alle punte per rendere felice tutta la comitiva: il risultato è ottimale. Ricordatevi che il segreto per una carne saporita è il grasso: se sceglierete carne di maiale magra una volta cotta sarà poco stopposa, dura e poco saporita.

Pollo e vitello possono naturalmente essere aggiunte alla grigliata, ma saranno saporite e non seccheranno solo con un’adeguata marinatura.
Infine salamelle e salsicce in gran quantità: fatevi guidare dai vostri gusti, qualunque cosa scegliate verrà alla perfezione sulla griglia.
Gli spiedini sono indubbiamente pratici, ma per far sì che siano perfetti è meglio che li realizziate con le vostre mani: eviterete in questo modo di accostare carni che richiedono cotture diverse o inserire verdure che non gradite.


- Marinatura della carnecarne-marinata
Uno dei piccoli segreti per una grigliata perfetta risiede in questo passaggio: tenerezza e sapore della vostra grigliata dipendono infatti dalla marinatura. Per ogni carne esiste la marinatura perfetta e i sapori che potete creare sono naturalmente infiniti. Qualunque sapore decidiate di aggiungere alla marinatura ricordatevi che deve essere grassa, oleosa, speziata e leggermente acida: senza queste caratteristiche le alte temperature della brace renderanno la vostra carne dura. 

La più classica delle marinature prevede olio di oliva, trito di erbe aromatiche (rosmarino, salvia e alloro), spicchio d’aglio e vino: niente sale!

Il tempo di permanenza della carne nella marinatura determinerà il suo sapore: in genere lasciate marinare per almeno 4 ore la carne di manzo, dalle 2 alle 4 invece quelle di maiale e di pollo (oltre a questo tempo di marinatura la carne si sfalderà)

- Quale barbecue è migliore: a legna o a gas?
Quello a gas faciliterà la fase della pulizia, ma la carne perderà indubbiamente in croccantezza. Il vero barbecue è sicuramente quello a legna: permette infatti di assaporare tutto il rituale completo di preparazione della grigliata e garantisce alla carne la cottura ottimale!

- Quanta carbonella serve per il barbecue?
Non serve svaligiare il reparto carbonella del supermercato ma tutto dipende dalla pratica che si ha con la brace e dalla quantità di carne da cucinare. Un sacco da tre chili potrebbe bastare per una grigliata di 4 persone: oltre le sei procuratevi il sacco da 5 chili.

- Quando accendere il fuoco?
Questa domanda crea può creare delle faide familiari ma in genere si accende circa 30 minuti prima: questo è infatti il tempo necessario alla carbonella per diventare brace in grado di cuocere e non abbrustolire la carne.

- Come accendere la brace?
Disponete un fondo di carbonella alta circa 3 centimetri e utilizzate dei rametti sottili per accendere il fuoco. In alternativa ai rametti potete utilizzare la diavolina, che velocizzerà questo procedimento.

- Come mantenere invariata la temperatura della brace?
Dopo un po’ la brace si spegnerà un po’ alla volta e se la quantità di carne da abbrustolire è tanta avrete bisogno del rabbocchino. Create un braciere staccato in cui far arrivare alla corretta temperatura la brace da aggiungere.

- Quali salse usare?

La salsa barbecue, in onore al più americano degli stili! 
salse-grigliata


Poi avete solo l’imbarazzo della scelta: maionese, tartara, senape o guacamole! Trovate una lista aggiornatissima di salse (veloci) 

- Quando si sala la carne?
Mai prima della cottura: il sale elimina l’acqua dalla carne e mettendolo a inizio cottura si rischia di far diventare la carne durissima!

- Quanto deve cuocere la carne?
Qui non c’è termometro che tenga: dovete fidarvi dei vostri occhi, della vostra esperienza e, in caso di dubbi, a qualche taglietto. Vale però la regola che la prima carne da mettere sulla brace è quella di manzo che con la brace ben calda avrà un crosta croccante e un cuore tenero e al sangue. Proseguite quindi con le salamelle e terminate con pollo, agnello e altri carne che richiedono temperature inferiori per poter cuocere completamente.

- Deve riposare la carne prima di essere servita?
Provate e noterete la differenza: togliete la carne da fuoco e mettetela a riposare in un piatto coperto con la carta stagnola, che ne preservi il calore. La carne sarà più morbida.

buon appettito!!!! 


- Come pulire la griglia?
C’è un metodo semplicissimo e veloce: basta una cipolla! Non ci credete? 

Pulire la griglia vi terrorizza? Con questo rimedio fai da te sarà davvero semplice e veloce farla tornare pulita: tutto quello che vi serve è una cipolla. Non ci credete?

Voglia di grigliata, ma chi la pulisce poi? Spazzole e detergenti non sono così semplici da usare e spesso i risultati sono anche deludenti. 
Non vi resta che provare la cipolla!

Tenete da parte una e tagliatela a metà: quando avrete finito di arrostire carne e verdure lasciate che la griglia si riscaldi ancora un po’. In questo modo riuscirete  a bruciacchiare gli avanzi di cibo che sono rimasti attaccati alla griglia.

Prima che si raffreddi infilate con una forchetta mezza cipolla e passatela energicamente sulla griglia. Rimedio naturale, veloce ed economico: da provare!
Villa del Balbianello - ( FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO)

http://www.visitfai.it/villadelbalbianello/

Villa del Balbianello

Da sempre una delle più belle e romantiche dimore sul Lago di Como, Villa del Balbianello a Lenno (CO) si affaccia su un incantevole promontorio boscoso, sull’estrema punta del Dosso di Lavedo, che si immerge nelle acque del lago formando una piccola penisola.


Costruita all’inizio del XVIII secolo, è stata frequentata da intellettuali ed esponenti del risorgimento italiano.

Per il suo fascino viene oggi utilizzata come scenografia in numerose produzioni cinematografiche.
La Loggia
La Biblioteca
La Sala dei Primitivi
Il Museo delle Spedizioni
Il Giardino



Affacciata sulla sponda occidentale del lago di Como, Villa del Balbianello sorge a Lenno (CO), sull’estrema punta del Dosso di Lavedo, un promontorio boscoso che si protende verso le acque lariane formando una piccola penisola.

Fu il Cardinale Angelo Maria Durini a edificare il complesso alla fine del XVIII secolo, sui resti di un convento francescano, di cui oggi resta la facciata dell’antica Chiesa. Alla morte del cardinale, la Villa passò al nipote Luigi Porro Lambertenghi, attivo patriota antiaustriaco che volle niente meno che Silvio Pellico come precettore per i propri figli.

La villa culla del Risorgimento  
All’inizio dell’800 la Villa apparteneva al conte Luigi Porro Lambertenghi, attivo liberale che, insieme a Federico Confalonieri, finanziò il periodico “Il Conciliatore”, cui collaboravano noti intellettuali di sentimenti patriottici, come Giovanni Berchet e Ludovico di Breme.

Quest’ultimo fu spesso ospite a Balbianello, luogo di cui, secondo le parole di Silvio Pellico, sembrava essere “innamorato pazzamente anzi savissimamente”!

A sua volta, Pellico fu precettore dal 1816 dei figli di Porro Lambertenghi, che nelle Mie prigioni furono ricordati come “due giovinetti di belle speranze ch’io amava come figli miei (…). Dio sa, quante volte in carcere pensassi a loro!”.

Anche Balbianello è un luogo molto caro a Pellico, che così lo evocò in una lettera: “Benedetto Balbianino! Vi passerei volentieri la mia vita, tanto è romanzesco, poetico, magico questo soggiorno“.

Balbianello passò poi al marchese Giuseppe Arconati Visconti, a sua volta implicato nelle cospirazioni del 1821.

Per sfuggire alla condanna a morte, fuggì con la moglie, Costanza Trotti Bentivoglio, in esilio volontario a Parigi e poi in Belgio, a Gaasbeek.

Qui la coppia diede rifugio a numerosi esuli italiani, come Berchet, Confalonieri, Mamiani e altri. Rientrati in Italia, i coniugi si stabilirono in Piemonte, riaprendo nel contempo la Villa del Balbianello agli amici (tra questi figuravano Massimo D’Azeglio, sua moglie Luisa Blondel e il patriota piemontese Giacinto Provana di Collegno).

Dopo aver finanziato l’insurrezione del 1848, la coppia sostenne la monarchia sabauda e le posizioni di Cavour. Nel 1865, infine, Giuseppe Arconati Visconti divenne senatore del Regno.

Nel 1919 la dimora venne acquistata dal generale americano Butler Ames, che la sottopose a un attento restauro e nel 1974 gli eredi la vendettero all’imprenditore Guido Monzino, appassionato esploratore e alpinista.

Esponente di una delle più solide famiglie della borghesia milanese, egli si dedicò a una nuova opera di ristrutturazione, che interessò non solo gli edifici ma anche lo splendido giardino, cui venne conferito l’aspetto attuale, e riarredo completamente le stanze.

Fu lo stesso Monzino a decidere di lasciare la Villa, insieme con gran parte del Dosso di Lavedo, in eredità al FAI, che la gestisce dal 1988.


VILLA DEL BALBIANELLO

Via Comoedia 5, Tremezzina (CO) 
Tel 0344 56110
E-mail: faibalbianello@fondoambiente.it

Occhio agli orari

I 10 errori da non fare sotto il sole 

Orari, alimentazione, creme solari, protezione, profumi, gioielli, insomma ecco come non ci si deve comportare in vacanza.


Ci sono errori che continuiamo a commettere e a cui invece dovremmo fare attenzione per il nostro benessere e la nostra salute. Soprattutto sotto il sole.

Potrebbe sembrare superfluo parlare degli orari migliori per prendere il sole, perché in televisione e sui giornali i dermatologi ripetono in continuazione a che ora dobbiamo stare in spiaggia. Tuttavia continuiamo a fare esattamente l'opposto.

Quindi è meglio un 'remind' sugli orari si e quelli no. Ci si può concedere il sole la mattina fino alle 11:30 e il pomeriggio dopo le 15:30. Naturalmente la fascia intermedia (11:30/15.30) è off limits.


  1. alimentazione 


Niente cibi fritti o bibite dolci sotto l'ombrellone. Punta invece su frutta e verdure fresche: potete sgranocchiare una carota come spuntino o sorseggiare un frullato a base di carote, nutriente e rinfrescante. Ma il betacarotene si trova anche in altri alimenti (quelli di colore giallo-arancio) come il melone, le albicocche e le pesche.

Questa frutta oltre a favorire lo sviluppo di melanina protegge anche la pelle. Da inserire nell'alimentazione ‘pro sole’ c’è anche l’olio d’oliva, che ha la naturale capacità di favorire l’assorbimento del betacarotene.



  1. Evita gli abbronzanti 'popolari'


Evitate i rimedi pro abbronzatura derivanti dalla cosiddetta tradizione popolare, soprattutto il bergamotto e la birra. È infatti inutile e nocivo cospargersi di birra sulla spiaggia, si rischia solo di bruciarsi e soprattutto la pelle non ha alcun tipo di protezione. Il bergamotto, poi, se usato come olio, può addirittura lasciare delle macchie indelebili sull'epidermide.


  1. No alle creme (solo) idratanti No alle creme (solo) idratanti


Fino a qualche anno ci si cospargeva di creme idratanti grasse al posto delle lozioni solari, con la falsa speranza e credenza che idratando la pelle ne favorivano l’abbronzatura. L’idratazione non mette al riparo dalle scottature e dall'invecchiamento cutaneo, quindi lasciate alle creme idratanti il compito di reidratare la pelle ‘dopo’ aver preso il sole e non durante.


  1. Niente profumi o gioielli 


No ai profumi prima di andare in spiaggia. Il sole infatti interferisce con le componenti dei profumi e rischia di causare seri danni. Stesso discorso vale per i deodoranti, che per la spiaggia devono essere completamente neutri. Piuttosto potete sfruttare le acque aromatiche certamente meno aggressive degli eau de toilette.

Evitate anche i gioielli (tutti ma soprattutto la bigiotteria) perché potrebbe insorgere una dermatite da contatto, causata soprattutto dal nikel, che vi rovinerebbe i pochi giorni di mare che vi siete concessi.



  1. Evita di spalmare la crema in spiaggia Evita di spalmare la crema in spiaggia


Perché abbia effetto, la crema deve essere applicata almeno mezz'ora prima dell’esposizione al sole. Spalmatevi la crema a casa o in albergo, prima di recarvi in spiaggia. E non fatelo mai con i vestiti addosso: se vi spalmate la crema quando avete già indossato il costume, può accadere che non riusciate a proteggere tutte le zone del vostro corpo. La conseguenza classica è quella di ritrovarsi strisce di pelle arrossata in prossimità degli indumenti.



  1. Proteggi le zone delicateProteggi le zone delicate




Labbra, ascelle, dita e piante dei piedi e cicatrici hanno bisogno di un'attenzione in più: non scendete mai sotto il fattore di protezione 30 SPF se avete la pelle ambrata e 50 SPF per quelle più chiare e con lentiggini.


  1. Mai senza occhiali da sole Mai senza occhiali da sole


Così come per la pelle del corpo ci cospargiamo di abbondanti strati di crema e copriamo la testa con un cappello per proteggerci dai raggi solari, anche i nostri occhi hanno bisogno di un filtro appropriato: dimenticarsi gli occhiali da sole (con lenti polarizzate) potrebbe a lungo andare causare gravi danni al vostro sguardo. Anche se non avete gli occhi chiari!



  1. Protezione anche sotto le nuvole 


Anche se è una brutta giornata, i raggi UV passano lo stesso attraverso le nuvole: spalmatevi la crema sempre e comunque, ogni volta che vi esponete al sole anche se il cielo è coperto. E anche se state sotto l'ombrellone e pensate di non averne bisogno. 
Inoltre, se il cielo è nuvoloso non pensate di poter azzardare un SPF 6 soprattutto se avete la pelle chiara e facile alle irritazioni o alle scottature.


  1. Gli errori del make upGli errori del make up


In spiaggia, al caldo, non potete pensare di fare uso dei vostri normali trucchi perché il make up ha bisogno di texture più leggere e soffici, formule waterproof e soprattutto basi con fattore di protezione.

Uniformate il colorito del viso applicando delle creme colorate al posto del fondotinta e correttore che abbiano un adeguata protezione solare dai raggi UV e idratino la pelle mentre prendete il sole

Per gli occhi puntate sugli ombretti in stick, molto più pratici da applicare, ma assicuratevi che siano resistenti ad acqua e sudore. E magari abbandonate per una volta il tanto amato smokey a favore di linee più sottili e nuance pastello che vanno dall'azzurro al verde o dal rosa all'arancio, purché siano tonalità tenui. Anche matite e mascara dovranno ovviamente essere long lasting.

Un ultimo consiglio per le labbra: evitate rossetti rossi troppo pesanti e seri e giocate con i toni del rosa e dell'arancio in tutte le loro sfumature. Oppure divertitevi con i gloss nei colori che preferite. Mi raccomando: anche i lipstick devono avere un adeguato fattore di protezione.

Ora potete godervi la vacanza!